Svolta improvvisa sul fronte delle pensioni: importanti agevolazioni per chi ha figli. Vediamo che cosa cambia.
Tutti siamo in fervente attesa di capire che cosa succederà il prossimo anno sul fronte delle pensioni. In particolare ci teniamo a capire, quanto prima, quali misure di pensione anticipata verranno riconfermate e quali, invece, ci saluteranno il 31 dicembre 2024. Il Governo di Giorgia Meloni è ancora a lavoro e, per il momento, ci sono ancora troppi nodi da sciogliere.
Quel che è certo è che, anche l’anno prossimo, la legge Fornero ci terrà compagnia. Pertanto, anche nel 2025, per accedere alla pensione di vecchiaia sarà necessario avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Oppure sarà necessario raggiungere 42 anni e 10 mesi di contribuzione per sfruttare la pensione anticipata ordinaria.
Ma questi requisiti non saranno richiesti a tutti. Infatti coloro che hanno dei figli potranno beneficiare di alcune importanti agevolazioni. In particolare ci saranno due strade che consentiranno, a chi ha figli, di andare in pensione prima del previsto. Una svolta davvero importante che agevola le famiglie.
Il Governo di Giorgia Meloni ha riconfermato due importanti agevolazioni per le persone che hanno figli. Le lavoratrici con figli potranno andare in pensione in anticipo, in alcuni casi anche parecchi anni prima rispetto a quanto è stato stabilito dalla legge Fornero.
Partiamo con il precisare che le agevolazioni si rivolgono solo alle donne con figli e non anche ai papà. La prima misura vantaggiosa è la pensione anticipata contributiva che consente di accedere alla pensione a soli 64 anni con 20 anni di contributi. Questa misura, tuttavia, è fruibile solo da chi non ha contributi versati prima del 1996. Non solo: per fruirne è necessario che le lavoratrici raggiungano delle soglie minime.
Le donne con un solo figlio, per beneficiare della pensione anticipata contributiva, devono aver maturato un assegno previdenziale pari o superiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale. Le donne con almeno due figli, invece, devono aver maturato una pensione pari o superiore a 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale.
Questa misura, pertanto, ha requisiti molto rigidi e non tutte potranno sfruttarla. Ma c’è un’altra possibilità. Infatti per le donne con figli è previsto uno sconto anagrafico di 4 mesi per ogni figlio fino ad un massimo di 12 mesi per chi ha avuto 3 o più figli. Pertanto, ad esempio, se una lavoratrice ha avuto 3 figli – o anche di più – potrà accedere alla pensione a 66 anni, anziché a 67, sempre con 20 anni di contributi.
Anche in questo caso, però, l’agevolazione si rivolge unicamente alle lavoratrici che rientrano al 100% nel sistema contributivo puro, cioè le lavoratrici che non hanno nemmeno un contributo antecedente al 1996, anno in cui, appunto è cambiato il sistema con cui vengono calcolate le pensioni.
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